Filosofia Arti Marziali


                                       Ideologia e Valori

  

La nascita di un’arte marziale non si fonda soltanto sulla pratica di certe tecniche e sulla resistenza fisica. Esiste un contenuto ideologico, una serie di valori che si basa su una specifica visione del mondo e del posto dell’uomo all’interno di esso.





Con Arte Marziale si intende una disciplina legata al combattimento che raccoglie al suo interno determinate pratiche e tecniche codificate, fondate a loro volta su particolari principi fisici, culturali o filosofici.
Il termine è entrato nell' uso comune agli inizi degli anni sessanta quando vennero introdotte in occidente le arti marziali orientali e talvolta viene associata solo a queste ed in particolare alle arti marziali cinesi, arti marziali giapponesi e coreane. In realtà già dal 1500 i sistemi di combattimento in Europa venivano definiti in questo modo, un manuale inglese di scherma del 1639 in particolare lo utilizzava riferendosi specificatamente alla “scienza e arte” del duello di spade, facendolo derivare dal latino poiché “arte marziale” significa letteralmente “arte di Marte”, il dio romano della guerra.
Oggi, le arti marziali vengono studiate per varie ragioni: ottenere abilità di combattimento, autodifesa, sport, salute fisica, autocontrollo, meditazione, acquisire confidenza col proprio corpo, sicurezza nelle proprie capacità e consapevolezza dei propri limiti. 


Alcune arti marziali sono considerate “tradizionali” e sono legate ad uno sfondo etnico, religioso o culturale, mentre altre sono moderni sistemi sviluppati o da un fondatore o da un’associazione.
Esiste una grande varietà di arti marziali sviluppatesi in luoghi e periodi molto diversi tra loro. In generale, esse condividono un obiettivo comune: sconfiggere fisicamente una persona, o difendersi da un’aggressione fisica. In molte arti marziali, l’apprendimento va al di là dell’abilità di combattimento, includendo l’accrescimento delle capacità fisiche, mentali e spirituali.
Una caratteristica comune delle arti marziali è la codifica di tecniche di combattimento. Un metodo tradizionale di insegnamento, soprattutto nelle arti marziali dell’Asia orientale, è la “forma” (in cinese: lu, in giapponese: kata). Questa è una sequenza di tecniche prestabilite da eseguire contro uno o più avversari immaginari; in alcune discipline sono presenti forme in cui due o più praticanti si affrontano.
In generale, nei vari sistemi di combattimento si utilizzano una o più delle seguenti tecniche: tecniche di mano (pugni, mano aperta, gomiti), tecniche di gamba (calci, ginocchia), prese, proiezioni, leve articolari, pressione su punti vitali, armi. Alcune arti marziali uniscono conoscenze mediche a quelle di combattimento, in particolare le arti marziali tradizionali cinesi insegnano anche alcuni aspetti della medicina tradizionale cinese come il qigong, l’agopuntura,e l’agopressione.

Nella lingua giapponese vi sono almeno tre termini che vengono usati indifferentemente per definirle nella loro totalità: “budō” o “via marziale”, “bujutsu“, sommariamente traducibile come “arte della guerra”, e “bugei“, ossia “arte marziale”. Il termine “budō” è relativamente recente, e viene usato per identificare la pratica delle arti marziali concepite come regola di vita, racchiudendo così le dimensioni fisica, spirituale e morale nell’ottica di un miglioramento, di una realizzazione o di una crescita personale.

 

Ti sto dando la mia conoscenza 
perchè è nel mio interesse vederti migliorare.
Anche se diventerai migliore di me,
... NOn mi importa!
Io ti ringrazio per questo.
Perchè mi stai dando una buona ragione
per lavorare duro...
Per cercare qualcosa di diverso
ancora una volta.
      - Mauro Sulcis








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